\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 Il 30 gennaio 1933 Hitler ricevette dal presidente Hindenburg il mandato di cancelliere del Reich. Il Partito nazionalsoc
ialista, che nelle elezioni del novembre 1932 aveva ottenuto un terzo dei seggi al Reichstag, form≥ un governo minoritario con i nazionalisti (Deutschnationale Volkspartei) e sfrutt≥ il potere per trasformare il regime politico in senso dittatoriale. Sin
dai suoi esordi il nuovo governo si caratterizz≥ per lÆinesorabile scardinamento del sistema democratico e lÆimplacabile persecuzione degli avversari politici (a cominciare dai marxisti) e di interi gruppi sociali come ebrei e zingari. LÆincendio del Re
ichstag, nella notte del 27 febbraio 1933, offr∞ il pretesto per una gigantesca caccia allÆuomo e la sospensione dei diritti civili. Il 23 marzo 1933 Hitler si fece conferire i pieni poteri da un Reichstag eletto pochi giorni prima in una campagna terror
istica e privato di una parte dei suoi membri, dichiarati decaduti o impossibilitati a prendervi parte dalla prepotenza nazista: in questo modo erano poste le premesse materiali per lo smantellamento delle istituzioni weimariane. La fine delle autonomie
e dei LΣnder e la loro sottomissione al Reich fu lÆinizio del duplice processo di distruzione di ogni cellula di potere autonomo e di accentramento in un sistema retto dallÆalto verso il basso dal principio del capo (\i Fⁿhrerprinzip\i0 ): alla fusione t
ra lo stato e il partito unico nazionalsocialista si accompagnava lÆepurazione dellÆapparato statale di ogni elemento non affidabile per ragioni razziali o politiche. La costruzione del vertice del regime fu completata alla morte del presidente Hindenbur
g, il 2 agosto 1934, allorchΘ Hitler assunse anche, con la pi∙ alta carica dello stato, il comando supremo delle forze armate. La struttura del regime si preoccup≥ inoltre della gestione dallÆalto delle grandi masse, dopo lo scioglimento del sindacalismo
libero. La legge sullÆordinamento del ôlavoro nazionaleö (gennaio 1934) stabil∞ lÆordinamento gerarchico delle imprese e la totale subordinazione dei lavoratori alle autoritα aziendali da una parte, alle organizzazioni di massa del regime dallÆaltra (Fr
onte tedesco del lavoro), cos∞ come le organizzazioni giovanili e femminili del partito nazista avevano giα concorso a prefigurare una colossale macchina di organizzazione del consenso, che era anche un poderoso strumento di controllo politico e sociale.
LÆobiettivo del regime di assoggettare il popolo tedesco a un gigantesco processo di uniformazione e di livellamento collettivo delle coscienze fu conseguito grazie al dispiegamento di due ordini di strumenti: lo sviluppo della propaganda e il controllo
centralizzato della stampa e dellÆorganizzazione della cultura sotto la direzione di J. Goebbels, ideatore di spettacolari campagne di massa (i fal≥ dei libri proibiti nel 1933, la campagna contro lÆarte degenerata nel 1937); la creazione di mezzi coerc
itivi e intimidatori su scala di massa, come i campi di concentramento, attivi sin dal 1933. Apparentemente destinati alla ôrieducazioneö degli avversari politici, essi divennero subito strumenti terroristici di repressione collettiva, quando non addirit
tura anticamere della morte, per coloro che ad arbitrio del regime venivano esclusi dalla ôcomunitα popolareö (\i Volksgemeinschaft\i0 ). Il concetto della ôcomunitα popolareö non era dissociabile dalla dottrina razzista che doveva essere a fondamento de
l Terzo Reich. Nella versione nazista lÆantisemitismo tradizionale veniva assolutizzato a legge biologica fondamentale della sopravvivenza e dello sviluppo del popolo tedesco e nello stesso tempo usato come strumento di integrazione ideologica; nellÆimma
ginario collettivo lÆebreo diveniva fonte di disgregazione della razza pura e protagonista di tutti i momenti di frattura di una presunta armonia sociale e spirituale e del complotto internazionale contro il Reich.\par
Dopo le prime misure amministrativ
e di penalizzazione degli ebrei, una legislazione apertamente discriminatoria fu imposta con le leggi di Norimberga del 1935, che miravano a costringere gli ebrei, una volta segregati dalla vita civile, ad abbandonare il Reich. Il pogrom del 9 novembre 1
938 segn≥ una accelerazione di questo processo ma anche il preludio di una pressione crescente verso una vera e propria espulsione degli ebrei: il clima di esasperazione collettiva era artificiosamente alimentato nel quadro della preparazione psicologica
della guerra, tanto pi∙ dopo che la conquista dellÆAustria (marzo) aveva accresciuto sensibilmente il numero degli ebrei soggetti alla sovranitα tedesca. Il razzismo era una componente organica del progetto di dominazione continentale (destinato in segu
ito a diventare forse anche mondiale) teorizzato da Hitler sin dal \i Mein Kampf\i0 nella seconda metα degli anni Venti e gradualmente sviluppato dalla politica estera del Terzo Reich.\par
Decisivo in questo versante della politica nazista fu il sosteg
no delle forze armate, che giα avevano appoggiato lÆascesa al potere di Hitler nella speranza di vendicare Versailles. Il riarmo promosso dai nazisti, con lo smantellamento dei residui vincoli di Versailles, consolid≥ i legami tra il regime e la Wehrmach
t e garant∞ non solo, con lÆassorbimento della disoccupazione, la pace sociale necessaria per affrontare la congiuntura bellica, ma anche la strumentazione tecnico-militare indispensabile per perseguire gli obiettivi dellÆespansionismo tedesco.\par
Dopo
il successo di prestigio conseguito con il plebiscito della Saar, che nel gennaio 1935 vot≥ a grande maggioranza per la riunione con la Germania, il regime nazista pass≥ a realizzare, una dopo lÆaltra, le sue rivendicazioni territoriali, mascherate nell
a prima fase dal ricongiungimento al Reich dei gruppi nazionali tedeschi al di fuori dei suoi confini. Cos∞ fu giustificato lÆAnschluss austriaco nel 1938 e alla fine dello stesso anno lÆannessione dei Sudeti, grazie al patto di Monaco con Italia, Franci
a e Gran Bretagna, che, lungi dal salvare la pace, incoraggi≥ ulteriormente lÆespansionismo tedesco. Segu∞ la distruzione dei resti della Cecoslovacchia e la marcia di avvicinamento alla Polonia, prima tappa dellÆespansione allÆest come direttrice per la
conquista dello spazio vitale (\i Lebensraum\i0 ). Una direttrice mal celata dal patto tedesco-sovietico del 23 agosto 1939, cui segu∞ lÆaggressione alla Polonia e lo scatenamento della seconda guerra mondiale, dopo lÆormai inevitabile intervento di Fra
ncia e Regno Unito contro la Germania. La guerra, con le esigenze di mobilitazione e di concentrazione delle forze, esalt≥ ed esasper≥ i tratti oppressivi del sistema nazista, mentre le SS diventavano sempre pi∙ uno stato nello stato. Nel giugno 1941 con
lÆaggressione allÆUnione Sovietica essa comp∞ un ulteriore salto di qualitα proponendosi come pura e semplice guerra di annientamento. La Germania, che giα aveva conquistato lÆEuropa occidentale e settentrionale, senza tuttavia riuscire a infrangere la
resistenza britannica, coltiv≥ il sogno di un ônuovo ordine europeoö di marca nazista, fondato su una gerarchia di popoli e di razze gravitanti attorno al Terzo Reich, arrivando a pianificare lo sfruttamento di milioni di lavoratori forzati e lo stermini
o di intere comunitα, come ebrei e zingari. Isolata dal mondo civile e sconfitta dalla coalizione delle potenze antifasciste, essa sub∞ lÆinvasione del proprio territorio, senza che il popolo tedesco û ad onta del tentativo di attentato ad Hitler del 20
luglio 1944 û fosse riuscito a liberarsi della dittatura nazista. La capitolazione senza condizioni dellÆ8 maggio 1945 segn≥ lÆepilogo inglorioso del Terzo Reich.
